Tour 13: l’edificio-galleria dei graffiti nel cuore di Parigi che attende la demolizione

6697e023-48f8-4cad-9aa7-ae881ac61aadHiRes
La facciata lato Senna della Tour Paris 13

Nell’immaginario collettivo i graffiti e i murales abitano le zone selvagge delle nostre città e sono considerati qualcosa che sporca e che sciupa gli spazi urbani. Qualcosa che non si deve fare, un atto di puro vandalismo.  Peraltro la street art è un’arte effimera e i segni sui muri durano poco, e questo contribuisce a rendere il lavoro dei writers ancora più “inutile”. Questi artisti utilizzano di solito i mezzi pubblici o edifici di interesse storico e artistico come tele. Ora, se capitate dalle parti di Parigi nelle prossime settimane, dovete assolutamente  visitare “Tours 13”, il grande palazzo-galleria d’arte. Perché tra poco più di un mese sarà demolito: 9 piani per 4500 metri quadri trasformati, grazie all’idea della Galerie Itinerrance – specializzata in graffiti e al lavoro di oltre 100 street artist provenienti da 16 nazioni differenti, in una grande opera collettiva. Street e graffiti artist attivi a livello internazionale hanno lasciato il loro segno nelle stanze del palazzo dagli inizi di marzo 2013 ed hanno così fatto rivivere le case popolari in attesa di demolizione e risistemazione.

L’Italia è fra le nazioni più presenti con il progetto “Il Piano”, curato da Christian Omodeo con il sostegno dell’agenzia Le Grand Jeu.  Il Piano è il terzo piano della torre nel quale sono intervenuti 15 street artist italiani. Lo scopo è di riuscire a dare alla Street Art in Italia la stessa riconoscibilità che le viene riconosciuta in altri paesi. Quindici gli artisti selezionati che hanno dipinto i 4 appartamenti del piano italiano: 108, Agostino Iacurci, Awer, Dado, Etnik, Hogre, Hopnn, JBRock, Joys, Moneyless, MP5, Orticanoodles, Peeta, Senso e Tellas.

[slideshow_deploy id=’5652′]

“Ho voluto portare il meglio della scena della street art a Parigi, e con questa mossa credo possa ritornare ad essere la capitale dell’avanguardia, come era prima della seconda guerra mondiale” dice Mehdi Ben Cheikh di Galerie Itinerrance.

Il 1° ottobre 2013 La Tour Paris 13 aprirà al pubblico, dopodiché sarà tutto demolito. L’unica testimonianza sarà quella di un video “ufficiale” che ne immortalerà il contenuto artistico. Un’iniziativa che stimola i cittadini a riconsiderare la vera essenza del writing, figlia della componente artistica piuttosto che di quella vandalica. Sarebbe bello se le città trovassero spazi adatti da trasformare in un work in progress del graffitismo e creare delle jam di writers. Anche per evitare  che gli artisti si esprimano illegalmente e a scopo vandalico.

error: Content is protected !!