Bacio gay tra la folla: il pastore Feliciano ordina l’arresto

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Quando una religione si rifiuta di accettare le differenze diventa intolleranza. E quando viene usata come fonte di reddito personale è pura espressione di avidità. Del pastore evangelico Marco Feliciano mi ero già occupata qui a Contronotizia. Per rinfrescarvi la memoria: Marco Feliciano è il pastore evangelico più ricco del Brasile, nonché presidente della Commissione Diritti Umani e Minoranze della Camera dei Deputati. Nel caso di Feliciano insomma, religione e politica si sono fuse in un solo soggetto. Peraltro accusato di omofobia: ha presentato la proposta di “Cura Gay”,  scatenando un mare di polemiche e pesanti critiche in tutto il mondo.

Il 15 settembre scorso, durante l’evento evangelico Glorifica Litoral nella città di São Sebastião, a nord dello Stato di San Paolo, il pastore Feliciano ha fatto arrestare due attiviste di #beijogay, il movimento che ne chiede la revoca dal CDHM. Yunka Mihura di 20 anni e Joana Palhares di 18, si sono scambiate un bacio provocatorio durante l’evento. Il pastore aveva appena pronunciato le seguenti parole: ”Trovate una persona bella vicino a voi e fatele un sorriso” . Le due ragazze sono andate ben oltre facendosi sollevare e baciandosi a lungo davanti a 70 mila persone.

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“La polizia militare qui presente dia una sistemata a quelle due ragazze che si stanno baciando durante un culto, quelle due ragazze devono uscire di qui in manette, la guardia civile per favore…non scappate… questa è la casa di Dio, non un bordello”, ha detto minaccioso Marco Feliciano dal palco. In ciò debordando in un vero e proprio linciaggio morale, che per poco non é degenerato in un massacro da parte della folla presente. Questo a conferma di quanto siano pericolosi messaggi violenti resi in pubblico come quelli enunciati da Feliciano. Che rimane, anche per questo, un uomo assai temibile. Un personaggio capace di trascinare le masse, di strumentalizzare la parola di Dio, di fare pubbliche affermazioni di questo calibro: “gli africani discendono da un ancestrale maledetto da Noè. Questo è un fatto”(via twitter il 31 marzo 2011).

Nel caso delle due ragazze che si sono platealmente baciate, l’accusa di Feliciano é stata di mancato rispetto durante il culto religioso. Un’accusa davvero singolare, visto che il suo “show” non può certo essere considerato esercizio di culto. L’evento organizzato dalla prefettura di Sao Sebastiao in un luogo aperto, per di più con soldi pubblici, si inserisce nel contesto della Glorifica Litoral, considerato un evento socio culturale.

Lo stesso pastore ha umiliato le ragazze dicendo: ”chissà se il padre e la madre di queste due ragazze conoscono l’amore e la felicità con delle figlie simili, capaci di fare queste cose in piazza pubblica“. Affermazioni come queste sono sconcertanti ed evidenziano una tensione  omofoba a dir poco vergognosa. Quanto é accaduto appare incredibile, che ad un pessimo politico travestito da santone, davanti una folla di decine di migliaia di credenti, venga permesso di commettere un abuso di potere simile. Ed è sconcertante che la polizia abbia eseguito l’ordine di arresto.

Non pago, Marco Feliciano ha poi detto alla stampa: “E’ impossibile protestare contro di me senza protestare contro la mia religione, perché io difendo ciò che la mia religione difende”. E a quale religione si riferirebbe il “buon” pastore?

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