IDEE GENIALI: Chineasy

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Nel mondo ci sono un miliardo e duecento milioni di persone che parlano cinese. Una lingua sempre più usata e diffusa ma che a noi occidentali sembra lontana anni luce per la sua apparente complessità. Ne sa qualcosa ShaoLan Hsueh, tech writer originaria di Taipei e trapiantata a Londra, che per anni ha cercato un modo più facile ed intuitivo di insegnare il cinese agli stranieri.

«Quando ho iniziato a insegnare il cinese ai bambini di origine cinese nati in Inghilterra, ho capito quanto fossero difficili da imparare i caratteri cinesi per un madrelingua inglese. Mi sembrava quasi di torturare quei bambini. Così ho passato molti anni per trovare un modo divertente e facile per insegnare loro come leggere il cinese. Dopo anni di ricerche, ho capito che nessuno dei metodi già esistenti erano abbastanza coinvolgenti ed efficaci. Così ho fatto ciò che ogni persona intraprendente avrebbe fatto, ho creato un mio metodo per insegnare come leggere quei caratteri complicati”, racconta ShaoLan.

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Il metodo si chiama Chineasy, ed è basato sul principio della mnemotecnica, una tecnica che sfrutta la naturale capacità dell’uomo di ricordare le informazioni quando sono trasformate in immagini o storie. Il progetto è appunto geniale perchè associa i segni degli ideogrammi cinesi a illustrazioni grafiche corrispondenti alla parola dall’immediata identificazione.

La memorizzazione a questo punto diventa intuitiva e facile, quasi un gioco. L’accostamento dei diversi ideogrammi permette poi di ottenere concetti più complessi fino ad assimilare circa 200 segni grafici, che sono quelli utilizzati nel 40% dei testi. Così, anche uno straniero può orientarsi nel complesso territorio degli ideogrammi (indicazioni stradali, menu, guide turistiche) cinesi.

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