Dengue, un quotidiano per combattere l’epidemia


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La dengue, meglio nota come febbre emorragica e definita in modo assai calzante “febbre spacca ossa”, è una malattia di origine virale. È causata da quattro virus molto simili (Den-1, Den-2, Den-3 e Den-4) e trasmessa agli uomini dalle punture di zanzare che hanno, a loro volta, punto una persona infetta. Il virus rimane latente per 2-7 giorni, durante i quali la zanzara può prelevarlo e trasmetterlo ad altre persone.

Secondo i dati dell’OMS, la dengue causa circa 50 milioni di casi ogni anno in tutto il mondo, la maggior parte dei quali si verificano nei continenti del Sud del pianeta. Circa 2,5 miliardi di persone – 2/5 della popolazione mondiale – sono a rischio di febbre dengue. La febbre emorragica, la forma più violenta del virus, è spesso letale. E non esiste un vaccino nè una profilassi farmacologica e, al contrario della malaria – della quale peraltro si parla e si scrive molto di più –  è facile essere contagiati nei centri urbani, specie nelle ore diurne. Dunque la prevenzione ed il controllo della dengue risiederebbero “nell’attuazione di tutte quelle misure volte ad eliminare o ridurre l’infestazione da zanzare“.

Lo Sri Lanka è un paese devastato dalla dengue. Si pensi che solo nel 2013 la 123616-sri-lanka-health-denguemalattia ha colpito 30 mila persone ed è stata la principale causa di morte tra i bambini. Per cercare dunque di limitare la diffusione della zanzara che causa il virus, il quotidiano più popolare del paese, il Mawbima, assieme all’agenzia pubblicitaria Leo Burnet Sri Lanka, hanno realizzato un progetto davvero originale: un quotidiano stampato con un inchiostro contenete citronella, un repellente naturale della zanzara che causa la febbre emorragica. Il progetto è stato lanciato lo scorso aprile in occasione della National Mosquito Control Week e della Giornata mondiale della salute, dedicata appunto alle “malattie trasmesse da vettori”.

Chissà se il giorno che circolavano migliaia di copie del quotidiano nazionale le zanzare sono state alla larga almeno dai lettori del Mawbima. Si tratta di vera innovazione o semplice marketing? Quello che è certo è stata l’impennata di vendite del Mawbima “repellente”, aumentate addirittura del 30%.

Pensate se i nostri quotidiani, i quai godono di un pessimo stato di salute con sempre meno copie e spazi pubblicitari venduti, stampassero le copie a inchiostro anti zanzara tigre. Forse, almeno durante i mesi estivi, riuscirebbero a contenere la copiosa emorragia di lettori.

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2 Risposte a “Dengue, un quotidiano per combattere l’epidemia”

  1. Ho letto con interesse l’articolo anche perché ammetto che non sapevo dell’esistenza di questa insidiosa malattia, peraltro bellamente ignorata dai media.
    L’idea del giornale srilanchese mi pare una grande operazione di marketing e credo che se venisse importata in Italia non riuscirebbe a salvare dal baratro un panorama mediatico inguardabile, caratterizzato come è da cattiva qualità e da una omologazione stupefacente.
    Buona domenica

  2. Ci sta perfetto anche nell’apposita sezione del blog. Idea Geniale!
    I nostri quotidiani venderebbero forse più copie in periodo estivo se invece di scrivere tutti le stesse robe mettessero qua e là qualche riquadro ‘specchiato’ per accelerare la tintarella (in vero stile anni ’80) e compiacere il narcisismo vacuo dell’italica popolazione contemporanea 😉

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