Forza, che i tempi sono maturi. Spogliamoci tutti.

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Cari miei, che dire? In tivù sono ormai tutti nudi. Provate a fare zapping dopo le dieci di sera. Che poi, lungi da me fare filippiche populiste o moraliste sul livello dei nostri palinsesti, anche perché mi sento libera di guardare altro, di spegnere, di leggere o dormire. E invece non lo faccio. Perché io (come del resto anche voi) coltivo un certo voyeurismo e indugio a guardare quando trovo una sana dose di nudo trash.

La scelta è ampia: da Nudi e Crudi, dove un uomo e una donna devono collaborare per sopravvivere 21 giorni in un clima ostile senza cibo, acqua e vestiti, all’isola di Adamo ed Eva, che vede due concorrenti completamente nudi, intenti a corteggiarsi, fino a quando sulla loro isola non approda anche un terzo uomo o donna – nudo anch’esso -che tenterà l’Adamo o l’Eva di turno.

Nemmeno Pechino Express pare abbia resistito al contagio della nudità, facendo calare le braghe ai suoi concorrenti durante una puntata. Poi c’è Undressed, più casto perché non c’è il nudo integrale (e San Gennaro ce lo scampi): in ogni puntata una coppia di single che non si conoscono entra in una stanza con un letto matrimoniale collocato al centro; devono spogliarsi e sdraiarsi per parlare e conoscersi e infine capire se sono compatibili.

Si sfiora lo splatter con Super Shore, il reality di Mtv che mette insieme i ragazzi più disinibiti del pianeta in un party itinerante su barche e ville di lusso, tutto a base di cocktail feromonici e chilometri interi di pelle nuda. Protagonisti manzi e manze che hanno una caratteristica comune. I nomi esotic-erotic. Esteban, Arantxa, Karime, Caballero, Elettra Miura Lamborghini…vabbè.

Insomma, son nudi nelle foreste,  son nudi sulle isole e son nudi e crudi,  sono Adamo ed Eva nudi, oppure nudi sui letti che cercano di fare conoscenza, sono nubi-inibiti, nudi-disinibiti, spogliati non solo dai vestiti ma da qualsivoglia forma di talento. Tant’è che da grande curiosa mi sono infilata in un sito per nudisti. Ho imparato tante cose utili e ho scoperto anche che, chi non pratica il nudismo, viene definito “tessile”.  Mi sono intrufolata nel loro forum, dove ho trovato una discussione accesa sul fenomeno reality “nudi“. E dato che loro, di nudità, se ne intendono, ho letto tutto. Vi riporto alcuni commenti:

“Concordo che, senz’altro, questa apertura al nudo in quanto tale, è una cosa molto positiva per lo sdoganamento di tale pratica”

“Per quano riguarda i reality che stanno trasmettendo in tv, ad oggi, eccezion fatta per l’esempio riportato da …, credo facciano piu male che bene, in quanto ad oggi vedo la nudità ed i nudisti trattati come fenomeni da circo. Credo, ma spero di sbagliarmi, che anzichè lo sdoganamento, il risultato potrebbe essere l’opposto.”

…”palese dimostrazione di quanto questi spettacoli basati sul nudo stiano facendo di bene per la comunità tutta e, di riflesso, per il nudismo”

Unknown
Vittorio Sgarbi, nudo

C’è un gran parlare anche lì. La maggioranza si dice ottimista, e pare che abbiano ragione:  Sgarbi ha pubblicato pochi giorni fa un suo ritratto, nudo, sulla propria pagina feisbuk. Chissà, forse sta per cominciare una nuova era. Che farebbe, tuttavia, un po’ a pugni col nostro essere un popolo di guardoni.

 

la parola nudo/nudi compare in questo post 19 volte.

per chi volesse invece prenotare una vacanza all’insegna del nudismo, può visitare le mete più adatte qui.

 

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