USA: I libri che hanno subito più tentativi di censura nel 2016

Bando alle ciance marziane e rimaniamo un attimo sul pianeta Terra. Che prima di trasformarci in esseri multiplanetari dovremmo cominciare a togliere dalla maglia della censura un sacco di roba. Da pochi giorni si è conclusa la Banned Book Week, evento annuale che ha luogo in varie città degli Stati Uniti d’America e  promosso dall’American Library Association con lo scopo di celebrare la libertà di lettura e d’espressione, partendo dall’elenco dei libri più “bannati” d’America. Un elenco che l’American Library Association stila ogni anno e che riguarda scuole, biblioteche o altre istituzioni americane che hanno scelto di limitare o addirittura vietarne la vendita e la consultazione.

Normalmente la censura tenta di bloccare i titoli con contenuti sessualmente espliciti, che inneggiano al terrorismo o che utilizzano un linguaggio offensivo. Tuttavia ad essere vietati spesso sono libri che trattano di temi legati all’omossessualità, o che parlano di esperienze del mondo Trasgender, come I am Jazz della transgender Jazz Jennings, che racconta dell’esperienza di disforia di genere dell’autrice, (identificazione con il sesso opposto), uno dei casi più precoci mai diagnosticati.

L’elenco, divulgato la primavera scorsa e confermato dalla Banned Book Week, è questo:

1 – Cercando Alaska – John Green (sessualmente esplicito e dal linguaggio offensivo)
2 – Cinquanta sfumature di grigio – E. L. James  (troppo esplicito, ma avrebbero dovuto censurarlo perché scritto da cani)
3 – I Am Jazz – Jessica Herthel e Jazz Jennings (per aver affrontato il tema dell’identità di genere)
4 – Beyond Magenta: Transgender Teens Speak Out – Susan Kuklin (troppo transgender)
5 – Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte – Mark Haddon (troppo ateo)
6 – la Bibbia (troppo religioso)
7 – Fun home. Una tragicommedia familiare – Alison Bechdel ( fumetto censurato a causa delle scene “violente” che mostra in forma visiva)
8 – Habibi – Craig Thompson (splendida graphic novel censurata per la rappresentazione esplicita di nudità e ammiccamenti sessuali)

9 – Nasreen’s Secret School: A True Story from Afghanistan – Jeanette Winter (libro per bambini con troppi riferimenti all’Islam e alla guerra);
10 – Two Boys Kissing – David Levithan  (il tiolo parla da sé)

Un disegno del fumetto "Habibi"
Un disegno del fumetto “Habibi”

Noi non siamo messi tanto meglio. Basti pensare al caso del Sindaco di Venezia , Luigi Brugnaro, che nel 2015 aveva bandito dalla laguna tutti i libri che parlano di “gender””. Tra i tanti titoli c’era anche un capolavoro come “Piccolo blu e piccolo giallo” di Leo Lionni, che racconta dell’amicizia di due colori tanto diversi e che si vogliono talmente bene da mescolarsi per creare il verde. Abbiamo fatto una figuraccia mondiale .

Più recente invece l’episodio, questa volta televisivo, che ha coinvolto RAI 2 l’8 Luglio scorso. Nella prima beyond-magenta-covermessa in onda sulla TV pubblica italiana della serie “Le regole del delitto perfetto”, RAI2 ha censurato tutte le scene omosessuali.  Una mossa che ha scatenato parecchie proteste da parte delle comunità e associazioni LGBT, anche a livello internazionale. Dopo la vicenda su Twitter è impazzato un bel #RaiOmofoba, che ha raggiunto la top ten italiana dei trend topic su Twitter. A causa delle proteste, la direttrice di RAI 2 Ilaria Dallatana si è scusata dando la colpa a “un eccesso di pudore”. E cosa fatto allora?Ha rimandando in onda le puntate in versione integrale il giorno 10 luglio del 2016, giorno della finale del campionato europeo di calcio 2016 tra Francia e Portogallo. Vabè.

Insomma, il mondo LGBT è sempre quello più colpito. Poi ci sono casi che fanno quasi ridere, come quello della saga di Harry Potter, che tra il  2000 e il 2009 è stato tra i libri più “ostacolati” negli USA. Il fatto è che non ci si può improvvisare censori. La censura è un affare serio.

Quanto è indefinito il confine tra eccesso di pudore e censura? Tra controllo preventivo e condizionamento? Tra fobie infondate e ragionevolezza? Il rischio di questo disordine, che sfocia in atti di censura al limite del ridicolo, è la diffusa disinformazione. L’omofobia, il sessismo, i pregiudizi di genere sono appresi culturalmente, generati dall’ignoranza. Nessuno nasce omofobo, o bullo, o razzista o violento.

Che poi, concludendo, ho provato a cercare su Google del materiale su Nasreen’s Secret School: A True Story from Afghanistan, al 9° posto della lista nera. La ricerca ha fornito risultati eloquenti circa l’inutilità della censura, perché mostra solamente l’immagine di copertina del fumetto. Nessun altro disegno, nada. Ma se digitate invece “fumetti porno”, beh. Provateci voi stessi.

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